sabato 29 settembre 2012

Fitoterapia e prevenzione vascolare: il razionale


GIORNATE FITOTERAPICHE PERUGINE

Fitoterapia, nutraceutica e prevenzione cardiovascolare
Dott. Carlo Maggio
Razionale e obiettivi


Razionale

Malattie cardiovascolari e colesterolo

Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte nei paesi industrializzati. Nel 1994 alcuni eminenti cardiologi dubitavano sull’importanza dell’ipercolesterolemia quale causa di infarto cardiaco. In quello stesso anno fu pubblicato lo studio 4S (Scandinavian Simvastatin Survival Study) che dimostrò inequivocabilmente come una statina (simvastatina) sia in grado di ridurre la mortalità totale del 30% in soggetti con evidenza clinica di malattia delle coronarie.

A distanza di molti anni, uno studio epidemiologico di grandi dimensioni, l’INTERHEART study, ha evidenziato che l’alterazione del rapporto fra apolipoproteine A e B è uno dei più potenti fattori di rischio cardiovascolare. 

Colesterolo, fitoterapia e nutraceutica

Tuttavia, esistono situazioni cliniche in cui il controllo farmacologico del colesterolo non è raccomandato dalle principali linee guida internazionali, ad esempio per la presenza di un rischio cardiovascolare globale non significativo. Talora il ricorso al farmaco è controindicato per la presenza di allergie, intolleranze o comorbilità. In questi casi, la fitoterapia e la nutraceutica rappresentano un aiuto fondamentale, offrendo al medico un ricco arsenale di principi per ridurre il colesterolo. Fra questi possiamo menzionare: i fitosteroli, i policosanoli, le monacoline, la berberina, gli acidi grassi polinsaturi omega-3 e le fibre solubili. Le monacoline e gli acidi grassi polinsaturi della serie omega-3 sono supportati da studi clinici che hanno dimostrato anche la riduzione degli eventi cardiovascolari. 

Trigliceridi, fitoterapia e nutraceutica

Ancora più evidente è l’incertezza del vantaggio di un trattamento farmacologico nelle forme lievi di ipertrigliceridemia, che possono essere trattate anche con la fitoterapia e la nutraceutica. 


Pressione arteriosa, fitoterapia e nutraceutica

Le forme borderline di pressione arteriosa normale-alta o lievemente elevata, in un contesto di basso profilo di rischio cardiovascolare globale, sono generalmente monitorate e assegnate al trattamento non farmacologico, basato principalmente sulla dieta e sull’attività fisica. Purtroppo il medico si trova spesso di fronte a frustranti insuccessi, dopo aver ripetutamente consigliato un miglioramento dello stile di vita. La fitoterapia e la nutraceutica possono rappresentare un valido complemento al trattamento non farmacologico di queste condizioni cliniche.

Palpitazioni, fitoterapia e nutraceutica

Le palpitazioni rappresentano uno dei principali motivi di visita cardiologica. Sono spesso presenti in cuori sani e sono causate da extrasistoli o dal normale ritmo sinusale, talvolta accelerato. In questi casi, il compito del medico consiste nel rassicurare il paziente. Ciononostante, le palpitazioni possono essere così sintomatiche da condizionare negativamente la qualità della vita. Uno dei trattamenti spesso consigliati si avvale dell’impiego di benzodiazepine e betabloccanti, gravati, in alcuni casi, da fastidiosi effetti collaterali (ad esempio sonnolenza e astenia). Un approccio terapeutico più tollerato è basato su fitoterapici e nutraceutici: biancospino, valeriana, avena, melissa, passiflora, acidi grassi omega-3, per fare alcuni esempi. 

Dislipidemie, ipertensione, palpitazioni e medicina funzionale regolatoria

Le condizioni cliniche sino ad ora elencate, dislipidemie, ipertensione e palpitazioni, possono essere causate da alterazioni di alcune funzioni del nostro organismo, come lo squilibrio fra sistema neurovegetativo simpatico/ortosimpatico, o per alterazioni della matrice extracellulare. Di queste alterazioni si interessa la medicina funzionale regolatoria, branca medica che studia come ripristinare le normali funzioni fisiologiche, migliorando la performance del nostro organismo, anche grazie all’impiego della nutraceutica e della fitoterapia.
Da queste premesse emerge con forza la necessità che il medico arricchisca il suo percorso di aggiornamento scientifico allargando gli orizzonti terapeutici alla fitoterapia e alla nutraceutica.

Obiettivi

  • Migliorare le capacità cliniche a inquadrare le seguenti condizioni:
    • Dislipidemie
    • Pressione arteriosa normale-alta
    • Palpitazioni
  • Affinare i meccanismi di stima del rischio cardiovascolare globale
  • Saper utilizzare la fitoterapia e la nutraceutica per la prevenzione cardiovascolare



Rivoli, 29 settembre 2012

                                                                  Dott. Carlo Maggio
                                                                         www.carlomaggio.it