venerdì 22 luglio 2011

Acido urico elevato: attenti al ferro!

    Incremento dell'uricemia: sospettare un aumento del ferro nell'organismo
  L'aumento dell'acido urico nel sangue (uricemia) può associarsi a elevati livelli di ferro nell'organismo (ferritinemia), talora causati dalla emocromatosi, malattia potenzialmente pericolosa. Queste sono le conclusioni di un interessante studio pubblicato da Arch G Mainous e collaboratori sulla rivista "Journal of the American Board of Family Medicine" (numero di luglio/agosto 2011). Lo studio è stato elaborato sui dati di un'ampia indagine condotta negli Stati Uniti fra il 1999 e il 2002: il National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES).

  Valori patologici dell'acido urico e della ferritinemia
  Sono stati considerati patologici valori dell'uricemia superiori a 7 mg/dl nell'uomo e a 6 mg/dl nella donna. Per la ferritinemia sierica, valori superiori a 300 ng/mL nell'uomo e superiori a 200 ng/mL nella donna sono stati identificati come soglia per parlare di sovraccarico di ferro.  
      
Risultati e considerazioni finali
  Lo studio di Mainous ha evidenziato che i soggetti con uricemia elevata (iperuricemia) presentavano più frequentemente livelli elevati di ferritinemia. Il sovraccarico di ferro può essere presente nell'emocromatosi, malattia che può causare cirrosi epatica, diabete mellito e scompenso cardiaco. E' quindi fondamentale la diagnosi precoce di tale patologia. Le conclusioni dello studio ovviamente suggeriscono di eseguire ulteriori ricerche per avvalorare quanto rilevanto da Mainous e collaboratori. Inoltre, nei soggetti con iperuricemia potrebbe essere indicato il controllo della ferritinemia per evidenziare precocemente un eventuale sovraccarico di ferro.
  Link e riferimento bibliografico
  J Am Board Fam Med 2011; 24: 415-421
  http://www.jabfm.org/cgi/content/full/24/4/415





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