mercoledì 20 luglio 2011

Infarto cardiaco e fratture da osteoporosi

  "Mi hai spezzato il cuore!" "Ehi, attento alle ossa".
  Cosa significa? Chi è andato incontro alla disavventura di essere colpito da un infarto cardiaco corre un rischio aumentato di fratture da osteoporosi. Sarà vero? E' quanto affermano Yariv Gerber e collaboratori della Mayo Clinic di Rochester nel Minnesota sull'ultimo numero (19 luglio 2011) della prestigiosa rivista Circulation. 
  Lo studio epidemiologico sull'associazione tra infarto cardiaco e fratture da osteoporosi si è svolto nella Contea di Olmsted, nel Minnesota (USA), e ha preso in considerazione 6642 soggetti seguiti per circa 4 anni sino al 2009. I risultati sono semplici: è stato rilevata una tendenza ad un aumentato rischio di fratture nei soggetti in precedenza colpiti da infarto cardiaco. 
  Sono state formulate diverse ipotesi per spiegare l'aumentato rischio di fratture negli infartuati: ad esempio l'impiego di farmaci quali l'eparina, gli anticoagulanti orali e alcuni tipi di diuretici (dell'ansa), ma l'analisi approfondita dei dati non ha suffragato questa teoria.
  Le implicazioni cliniche sono importanti: qualora ulteriori studi confermino questi dati è consigliabile approntare un piano di prevenzione delle fratture da osteoporosi in pazienti con storia di infarto cardiaco, soprattutto se donne, anziani e pazienti che presentano più patologie contemporaneamente.

Yariv Gerber et al. Association Between Myocardial Infartion and Fractures: An Emerging Phenomenon. Circulation 2011; 124: 297-303




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